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Care/i colleghe/i

Inauguriamo, con un po’ di ritardo, il 2023 nel giornale “Stampa sarda news”  Questo strumento, pensato per dar voce anche alle riflessioni dei nostri associati, che troveranno posto in una apposita rubrica, si apre citando il titolo di una importante esperienza formativa promossa dal Sindacato dei giornalisti veneto, la Federazione nazionale della Stampa, l’Università di Padova, che ha dato luogo a un corsi di alta formazione.

“Aver cura del vero”, quindi. Per noi giornalisti significa guardare la realtà e coglierne la sua complessità per raccontarla agli altri. I nostri riferimenti di metodo sono l’approfondimento, la verifica delle fonti, la capacità di mettersi in discussione di fronte alle trasformazioni della società, accelerate da una pandemia che ha colpito tutti, indistintamente. Da una parte si sono accentuate problematiche sociali quali l’emergenza sanità, la precarizzazione del mondo del lavoro, la questione migranti. Dall’altra, una accelerazione tecnologica che ha spostato sulle piattaforme digitali temi importanti ma ha anche fomentato campagne di odio incontrollato.

L’informazione attraversa un momento di grave difficoltà, inutile negarlo. Di fronte alle sfide digitali e alle figure che fanno parte del mondo della comunicazione, informare con la cura e la professionalità proprie dei giornalisti è un impegno che si scontra con editori che non sempre dimostrano di apprezzare questi valori come fondanti della professione giornalistica. In Sardegna non stiamo meglio: duemila giornalisti, un migliaio di iscritti al sindacato, una platea di precari in preoccupante crescita.

Allora recuperiamo anche questo spazio per parlare dei temi che ci stanno a cuore. Per parlare di società, dell’informazione locale e della sua funzione a tutela della democrazia, specie nei nostri piccoli territori. Raccontiamoci storie che escono dal perimetro della ribalta e facciamo dell’inclusione un valore. Il sindacato , questo sindacato, vuole aprire un canale di confronto con i colleghi. Teniamo fede a questa idea: “AVER CURA DEL VERO”.  E’ il miglior modo per onorare la professione, ma soprattutto i cittadini.